Les Palestiniens brûlent l'église chrétienne à Bethléem mais il est interdit d'en parler
Palestinesi bruciano chiesa cristiana a Betlemme, ma è vietato parlarne
Sabato scorso estremisti palestinesi hanno bruciato la chiesa di St. Charbal a Betlemme ma sul gravissimo episodio è scesa una pesantissima cappa di silenzio, sia da parte della ANP che ha parlato di “corto circuito” come causa dell’incendio, che della Chiesa Cattolica che non ha ritenuto necessario protestare contro la ANP che ha il controllo su quel luogo sacro per i cristiani.
A rompere la cappa di silenzio è però Padre Gabriel Naddaf che senza mezzi termini denuncia che la chiesa è stata bruciata da estremisti palestinesi e sul suo profilo Facebook scrive:
Padre Gabriel Naddaf denuncia l’incendio del monastero di San Charbel a Betlemme, avvenuto nelle prime ore di sabato mattina nel quartiere di Wadi Maali. Facciamo appello a Mahmoud Abbas perché condanni l’attacco e garantisca in futuro la sicurezza dei luoghi sacri cristiani nei loro territori. Ed è proprio questo tipo di atteggiamento da parte della leadership dell’Autorità Palestinese ad incoraggiare atti di vandalismo e di terrorismo contro i luoghi cristiani, poiché gli estremisti palestinesi sanno che non saranno consegnati alla giustizia nè puniti per i loro atti.
Contrariamente allo Stato d’Israele, che tutela i diritti di tutti i suoi cittadini compresi quelli delle sue comunità cristiane e musulmane, l’Autorità Palestinese permette la corruzione e l’intimidazione soprattutto verso la sua popolazione cristiana. Questo è il motivo per cui luoghi storici come Betlemme, che erano a maggioranza cristiana prima che l’Autorità Palestinese ottenesse il controllo di questi territori, hanno ora solo una piccola percentuale di cristiani, che sono stati costretti ad andarsene a causa delle condizioni sfavorevoli e delle persecuzioni contro di loro.
Ma il silenzio sceso su questo episodio non riguarda solo la ANP ma anche i media internazionali che hanno completamente evitato di parlarne nonostante questo sia solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di intimidazione da parte dei palestinesi nei confronti dei cristiani di Betlemme, intimidazioni che nel corso degli anni hanno spinto buona parte dei cristiani a fuggire da Betlemme e a rifugiarsi in posti più sicuri non a maggioranza musulmana anche se sempre Israele, il tutto nel silenzio più assoluto della Chiesa Cattolica.
Scritto da Sarah F.